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I disturbi d’ansia sono estremamente diffusi ai giorni nostri, e per affrontarli è importante innanzitutto conoscerli.
Solitamente ci si riferisce all’ansia come se si trattasse di un unico disturbo, ma in realtà è più corretto parlare di disturbi d’ansia al plurale poiché essa si manifesta con molteplici sfaccettature.
Definizione
Per ansia si intende “l’anticipazione apprensiva di un pericolo o di un evento negativi futuri, accompagnata da sentimenti di disforia o da sintomi fisici di tensione” (American Psychiatric Association, 1994*).
Questa definizione evidenzia già degli elementi importanti: l’ansia insorge quando vi è la convinzione più o meno consapevole che un evento pericoloso potrebbe arrivare. Si può temere che il pericolo riguardi il piano fisico (es. malattie) o il livello emotivo e psicologico (es. rifiuto o fallimento). Poco importa se a livello oggettivo e razionale si riconosce che questo pericolo è non realistico; a livello emotivo rimarrà comunque la convinzione che esso possa davvero verificarsi.
Ansia anticipatoria
L’elemento caratteristico dell’ansia è proprio un disagio che insorge prima che l’evento negativo si sia effettivamente verificato, tant’è vero che si parla di ansia anticipatoria che può avere inizio anche giorni o settimane prima di un determinato evento.
Insicurezza
Accanto alla percezione di un possibile pericolo futuro vi è anche la convinzione inconscia di non avere le risorse per affrontarlo; l’ansia si accompagna quindi ad un senso di insicurezza più o meno marcato. A sua volta, il vivere uno stato ansioso crea un’ulteriore insicurezza che va a sommarsi a quella preesistente.
Come si può manifestare
A livello psicologico l’ansia si può manifestare con un senso di timore, preoccupazione, nervosismo, difficoltà a rilassarsi. Vi possono essere delle rimuginazioni, ossia dei pensieri continui e insistenti sull’evento negativo che si teme, pensieri che ad un certo punto possono sfuggire al controllo della persona stessa e sottrarre molte energie.
A livello fisico può manifestarsi con irrequietezza, difficoltà a concentrarsi, irritabilità, alterazione del sonno, per citarne alcuni*. Ovviamente queste sono delle indicazioni di carattere generale che non pretendono di essere esaustive.
Tipologie di disturbi d’ansia
Ansia generalizzata
Vi possono essere persone che sperimentano uno stato ansioso in molti aspetti della vita quotidiana; l’ansia non è quindi relativa ad un evento temuto in particolare, ma è come se fosse il modo abituale della persona di affrontare le situazioni. Per costoro ogni situazione nuova e sconosciuta diviene fonte d’ansia e viene affrontata con timore e preoccupazione. Essi possono sperimentare tensione e nervosismo in vari momenti della giornata, senza però riuscire ad identificare cosa effettivamente crei in loro questo disagio.
Ansia da prestazione
Per altri invece l’ansia può comparire in presenza di una prestazione, ad esempio nell’avvicinarsi di verifiche, interrogazioni ed esami. L’ansia può presentarsi allora come un forte timore di non farcela e con difficoltà di addormentamento già nei giorni precedenti all’esame. A volte accade, nel momento della prestazione, che queste persone sperimentino una sensazione di confusione e vuoto mentale e abbiano la sensazione di essersi dimenticate tutto ciò che hanno studiato, con ripercussioni poi sull’esito della prova.Altro
Queste sono solo alcune delle varie tipologie di disturbi d’ansia, ma ne esistono molte altre come l’ansia legata a situazioni sociali, allo stare in luoghi chiusi o al contrario troppo aperti, o relativamente al proprio corpo e alle malattie.
L’ansia molto spesso si accompagna e sfuma poi in paure vere e proprie, e il confine tra le due diventa molto sottile.
Condotte di evitamento
L’ansia, come le fobie, può condurre la persona a delle condotte di evitamento: ciò significa che l’individuo inizia ad evitare sempre più le situazioni ansiogene, fino al punto da alterare profondamente lo svolgimento delle normali attività quotidiane.
Ad esempio può accadere che chi teme le situazioni sociali incominci a uscire sempre meno e chiudersi in casa, fino a perdere completamente i contatti con la propria cerchia di amici; oppure chi sperimenta un’ansia da prestazione molto forte può incominciare ad evitare situazioni come interrogazioni, verifiche od esami, fino ad ostacolare in questo caso il proprio percorso scolastico.
L’ansia quindi è un fenomeno che, ad alti livelli, crea un grosso disagio personale, relazionale e lavorativo, fino a divenire d’ostacolo per le comuni attività quotidiane, portando quindi la persona ad un vero e proprio blocco.
Come affrontarla?
L’ansia è un fenomeno complesso che, come si è accennato, comprende anche aspetti come la sicurezza e l’immagine di sé, e che alla base può nascondere delle paure più profonde. Essa è dunque un sintomo che segnala un disequilibrio all’interno della personalità, e per essere affrontata necessita di uno sguardo terapeutico ampio e globale sull’individuo.
L’essere umano non può essere totalmente spiegato e definito in base ai suoi sintomi; ciò sarebbe infatti riduttivo e impedirebbe di conoscere una persona per come realmente è. Questo breve excursus sulla tematica dell’ansia vuole quindi essere d’aiuto per comprenderne i caratteri in generale, ma non può spiegare cosa questo fenomeno significhi in profondità per ciascuno. Ciò può essere compreso solo attraverso un percorso terapeutico personale.
L’emergere di uno stato d’ansia può diventare dunque l’occasione per fermarsi a riflettere su di sé e iniziare un percorso di cambiamento e arricchimento personale; spesso sono proprio i blocchi emotivi e psicologici che forniscono la spinta per cambiare gli aspetti personali che creano sofferenza e dare quindi nuovo impulso alla propria vita.
*Cit. tratta da A. Galeazzi, P. Meazzini, Mente e comportamento, Ed. Giunti